Evvai.... divertito come un cretino, grazie mille a chi ha raccolto la palla per l'organizzazione, Stefano e Eva, poi Gallico che ha concretizzato idee poche e confuse e difficoltà di comunicazione in modo veloce ed efficace cucendo rapporti in loco anche con associazioni diverse, grandissimi i ragazzi degli Svalvolati, senza i quali non saremmo qui a raccontare, e non ci dimentichiamo della squisita ospitalità del gen. Langella, che ci ha rifocillato e concesso la visita al Museo di San Vito..
Che dire... tutto come da tempo desideravo, i salti ci son stati ma hanno occupato come è giusto solo una quota (anche se fondamentale) dei tempi del raduno, ritrovo con cena sin dal venerdì sera, poi nella data sono state inserite visite storico culturali sabato pomeriggio ed appunto il Museo domenica mattina, più il pranzo a mezzogiorno col reparto di naia di Gallico a cui purtroppo in molti abbiamo dovuto rinunciare...
Sabato mattina raggiungiamo i greti del Tagliamento, e subito un'ingenuità causa la piantata clamorosa della prima macchina che tenta il primo attraversameto.. oddio, sudore freddo tra i nostri, se comincia così temiamo una santissima figura di merda con i ragazzi che ci accompagnano, alla guida di mostri superpreparati..
Per fortuna era solo un passaggio scelto male, da lì nessuno di noi sarebbe mai riuscito a guadare, il fondo era troppo mobile e le nostre misere ruotine affondavano.. poco male, spostiamo il passo di pochi metri... la sensazione è poco usuale per noi, il fondo sassoso ci si sposta sotto, l'acqua peggiora le cose e non ci consente di valutare la consistenza del fondo, le macchine sbarellano di qua e di là, specie sulle macchie di sabbia che ci troviamo davanti.. il percorso offre comunque vie di fuga da qualsiasi difficoltà..
Si comincia a marciare e in pochi minuti prendiamo confidenza, una volta capito come gestire il fondo diventa tutto "facile".. in tre ore faremo più guadi che in 15 anni di raduni, affronteremo sponde mobili in sabbia e ghiaia, navigheremo come motoscafi con le due sole ruote motrici posteriori volando sulla ghiaia come se facessimo surf, uno spasso... qualche trucchino, come spostarsi tra i primissimi, specie avendo le 1101, per non trovarsi impicciati in passaggi ormai scavati dai mezzi che ci precedono, o nel caso aprirne uno completamente nuovo, e stare alla larga dalle botte di entusiasmo delle nostre guide, che quando si gasano sparano bordate micidiali di sassi con le loro gommone ed i loro motoroni, tipo shrapnel...
Come è andata? semplice, alla fine nessuno ha mai preso i percorsi "alternativi", siamo passati tutti e ovunque, pericoli ce n'erano pochi o nessuno essendo i percorsi praticamente tutti in piano, ed anche per i mezzi alla fine le pietraie di certe rampe montane sono molto più dannose per le nostre vecchie crocere di un fondo così e di un paio di piantate sul morbido... grande data, assolutamente da ripetere!
Ovviamente anche il resto, le pappe, le visite, i personaggi che ci hanno accolto e ospitato... delle visite posso dire poco perchè ero un pelino impedito..
Chiudo chiedendo scusa a chi ha effettivamente gestito l'impegno, ho l'orgoglio di aver insistito molto per arrivare al Tagliamento, franco poi tirarmi indietro lasciando il peso di reaizzarlo ad altri, un peana di gloria va intonato, lo ripeto, a Gallico, che con entusiasmo ed amore mai sopiti ci ha riportato sui terreni della sua infanzia..
Bello.. alla prossima!
BB
_________________ .... per le strisce della tigre..
Borges
Longriders CCCP
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